Finanza agevolata

una breve disamina per conoscere l’ambito della finanza agevolata e come può essere di supporto all’imprenditore per lo sviluppo di progetti d’impresa.

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Cos’è la finanza agevolata…

Per finanza agevolata si intende in senso lato qualsiasi strumento economicamente valutabile che enti con potestà legislativa, a diversi livelli di competenza, mettono a disposizione di persone, imprese, associazioni, enti territoriali, etc. Possono rientrare, pertanto, nella materia anche provvedimenti che prevedano, ad esempio, sgravi contributivi per l’assunzione di personale.

La finanza agevolata in senso stretto riguarda, invece, l’insieme degli interventi che contribuiscono con risorse pubbliche alle politiche di investimento delle imprese, allo sviluppo di specifici progetti o al sostegno di determinate aree economiche o territoriali.

Tra le varie tipologie di agevolazioni possono essere elencate le seguenti:

> Contributo a fondo perduto:
 contributo, erogato a fronte di specifici programmi, che viene trattenuto definitivamente dal beneficiario e non deve essere restituito; può essere destinato a finanziare le spese di avvio, le spese relative agli investimenti oppure le spese concernenti la gestione di un’iniziativa.

> Contributo in conto impianti: contributo a fondo perduto, calcolato in percentuale sulle spese ammissibili, erogato a fronte di un organico piano di investimenti patrimoniali dell’impresa, e quindi per ristrutturazioni, ammodernamenti o ampliamenti degli impianti e/o delle immobilizzazioni in genere.

> Contributo in conto esercizio o in conto gestione: contributo a fondo perduto erogato a fronte di spese gestionali dell’impresa (stipendi, affitti, spese di consulenza, oneri finanziari, pubblicità, ecc.); a differenza del contributo in conto impianti, è considerato un ricavo dell’esercizio di competenza e, di conseguenza, è soggetto alla relativa imposizione fiscale.

> Contributo in conto interessi: contributo concesso allo scopo di ridurre il tasso d’interesse di finanziamenti contratti, a normali condizioni di mercato, con istituti di credito; per la concessione dell’agevolazione, solitamente, è considerata sufficiente l’istruttoria per l’apertura della linea di credito bancaria.

> Mutuo agevolato: finanziamento a medio/lungo termine con un tasso di interesse inferiore a quello di mercato; è molto simile al contributo in conto interessi con la differenza che l’agevolazione è concessa contemporaneamente al finanziamento; il beneficio consiste nella differenza tra il tasso di riferimento (indicato dal Ministero dello Sviluppo Economico secondo le regole comunitarie) e il tasso agevolato praticato (in percentuale del tasso di riferimento).

> Contributo in conto canoni: contributo a fondo perduto concesso per abbattere il costo di un contratto di leasing stipulato a condizioni di mercato.

> Concessione di garanzia: garanzia a sostegno totale o parziale di finanziamenti a medio e lungo termine, concessa grazie all’istituzione di particolari fondi, normalmente da parte di Consorzi di Garanzia Collettiva Fidi.

> Bonus fiscale: contributo erogato sotto forma di detrazione sull’ammontare delle imposte che l’azienda deve pagare.

> Sgravio fiscale: contributo che genera un credito d’imposta; a differenza del bonus fiscale, può essere monetizzato solo attraverso la dichiarazione dei redditi, fino a concorrenza dell’imposta dovuta per il periodo d’imposta nel corso del quale è concesso.

Requisiti per usufruire delle agevolazioni

La possibilità di fruire di queste agevolazioni dipende da più fattori: il settore dove si opera, il numero di addetti, la zona geografica di localizzazione, la forma giuridica dell’impresa, il grado di innovatività dell’iniziativa, le caratteristiche personali dell’imprenditore (età, sesso, stato di disoccupazione, etc.).

A seconda del bando o della normativa può essere finanziato:

> Lo studio di fattibilità del programma di investimento;

> L’ acquisto delle attrezzature e dei macchinari necessari;

> L’ acquisto o la ristrutturazione del locale della sede operativa.

In genere è necessario dimostrare la validità dell’iniziativa presentando un progetto con precise informazioni sull’impresa e sul piano economico-finanziario dell’attività (business plan).

Le fonti di finanziamento 

Le principali fonti di finanza agevolata sono la legislazione comunitaria, che comprende sia strumenti utilizzabili direttamente dai beneficiari degli Stati membri (programmi quadro, programmi specifici) sia strumenti gestiti dai legislatori di ciascun Stato membro (programmi di politica regionale, fondi strutturali), la legislazione nazionale e degli enti locali e la normazione di altri enti (ad es. le Camere di Commercio).

Esistono poi una serie di strumenti di natura privatistica o mista pubblico/privata come i progetti di associazioni di categoria e gli strumenti agevolativi specifici di istituti bancari.

Gli strumenti di agevolazione possono distinguersi notevolmente tra loro.
Una prima importante distinzione è fra strumenti diretti ed indiretti: nel primo caso l’impresa riceve un contributo in denaro, nel secondo caso un beneficio in forma indiretta, ad esempio una riduzione di imposte a fronte di un determinato investimento oppure la prestazione di una garanzia su un finanziamento stipulato con un istituto finanziario.

Lo scenario normativo è in costante evoluzione:

> alcune leggi in essere possono non essere applicabili per carenza di fondi;

> leggi appena approvate possono risultare non operative in quanto mancanti del relativo decreto che ne dà attuazione;

> altre ancora possono aver subito modifiche o essere state abrogate.

Le richieste degli enti finanziatori

In riferimento alla finanza agevolata in senso stretto, specie quella destinata ai finanziamenti di nuovi progetti d’impresa, gli enti sono sempre più indirizzati a finanziare quegli imprenditori che mostrano consapevolezza del loro progetto di business.

Viceversa, gli enti finanziatori,  non sono più disposti a finanziare progetti che sono redatti da consulenti esterni con il metodo del “copia ed incolla” esclusivamente per adempiere agli aspetti formali di un bando di finanziamento, progetti che spesso sono decontestualizzati dalla realtà imprenditoriale i cui contenuti sono conosciuti a malapena dall’imprenditore.  

Per questo è importante che l’imprenditore per conoscere nel dettaglio il suo progetto d’impresa sappia redigere in autonomia il suo business plan.
Solo cosi l’imprenditore potrà avere più consapevolezza del progetto da sviluppare, valutando non solo la fattibilità economica e finanziaria ma anche i punti di forza e le criticità a cui il progetto è sottoposto. E’ proprio tale condizione a dare maggiori garanzie agli enti finanziatori.

Proprio per questo FinanziamentiPuglia.com mette a disposizione dell’imprenditore una serie di risorse online (informazioni, video tutorial e consulenze) utili per richiedere un finanziamento agevolato in tutta autonomiain comodità dalla propria abitazione o dal proprio ufficio, evitando perdite di tempo e di soldi.

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